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BASSANOFOTOGRAFIA E AMAD

Ogni sabato e domenica dall’11 settembre al 1 novembre presso “spazio Corona” in Largo Corona d’Italia, 35 a Bassano del Grappa: ore 10.00 – 12.30 e 15.00 – 19.00

L’Associazione Malattia di Alzheimer ed altre Demenze (AMAd https://www.amadonlus.it/) ha voluto fortemente presentare i risultati di questo progetto – nato e sviluppato nella Residenza Menegazzi, che ha sede a Treviso ed è una delle residenze per anziani dell’ISRAA – per la sua originalità e per la capacità di dimostrare come ogni vita sia veramente un capolavoro che può confrontarsi con capolavori dell’arte che sono emblemi della bellezza. E tutto questo a prescindere dalle condizioni degli attori che vediamo rappresentati. Osservando ogni foto di questa esposizione non si riuscirà a capire se il protagonista è autonomo sulle gambe o è in carrozzina, è lucido oppure affetto da demenza, ha il morbo di Parkinson, se ha una neoplasia. Ma è proprio questo il bello.
Dietro a tutto questo c’è una cultura che mette al centro la dignità della persona e che propone di passare da logiche “anti aging” che enfatizzano la paura dell’invecchiamento al “pro good aging” che mira invece a favorire un buon invecchiamento valorizzando al meglio ogni momento della vita di ciascuno.
In considerazione degli studi che evidenziano i benefici dello stare a contatto con il bello, stimolati dall’esperienza del progetto “Ritrattando” curato da Eros Mauroner e Enzo Genna , scoperto all’Alzheimer Fest Gavirate del 2017, si è dato avvio ad un progetto che costituisse un trait d’union tra arte, fotografia e la bellezza della normalità
Il progetto è stato realizzato tra giugno e agosto 2018, con una sessione settimanale di due ore, che potevano variare anche in corso d’opera in funzione della preparazione dei soggetti.
I quadri sono stati scelti secondo criteri di estetica, di possibilità di realizzazione e di gradimento da parte degli attori coinvolti. Gli attori sono stati individuati fra gli anziani residenti in base alle caratteristiche fisiche, alle loro storie di vita all’indole, alle attitudini.
I quadri venivano proposti e scelti insieme agli anziani “attori” nei giorni precedenti alla sessione settimanale e quindi in tempo per analizzarli e preparare lo scatto era relativamente breve.
Come veri attori, i protagonisti hanno sempre avuto a disposizione un camerino, una sedia da regista con il loro nome, una squadra a loro disposizione …e un applauso alla fine di ogni sessione.
La particolare cura nel mettere la persona al centro ha coinvolto i fotografi non solo nel momento dello scatto fotografico, ma anche in ogni fase del processo di preparazione: l’aspetto tecnico si è messo al servizio del benessere e della relazione con gli anziani
Il percorso si è concluso con un confronto con ciò che ogni immagine evocava nel vissuto dei componenti dell’Equipe. Da questo passaggio nascono i nuovi titoli e la proposta di narrazione che crea un dialogo fra la tela, il lavoro del gruppo ed ogni singolo spettatore.

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