Flavio Carraro ci spiega l’origine del suo libro e perchè ha pensato ad AMAd quando l’ha pubblicato
“In un’epoca in cui scrivono libri cani e porci, perché non scriverne uno sui cani e sui porci? Ecco, l’idea è nata da qui. E il finale è una bella storia, che mi piace raccontare.
Certo, ce n’è voluto di tempo per concretizzarla, anche perché io per primo non ci credevo. “Ma chi vuoi che legga un libro di racconti miei?” era quello che continuavo a ripetere alle due persone che mi stimolavano a dare alle stampe la raccolta dei racconti che qualche anno fa venivano periodicamente pubblicati sul Giornale di Vicenza. Uno era Antonio di Lorenzo, all’epoca Capo Redattore del Giornale di Vicenza, appunto, l’altra era mia madre, accanita lettrice di libri. La rubrica ha poi cessato di esistere, ma non l’idea del libro, che periodicamente mi veniva sollecitata da entrambi.
Mi sono quindi messo all’opera, ho recuperato i vecchi racconti, li ho sistemati, ne ho scritto molti altri fino ad averne trenta, quello che mi poteva sembrare un numero adeguato. Alla festa per il 92esimo compleanno di mia madre, la sorpresa. Sulla torta ho fatto stampare su cialda la copertina del libro e, all’apertura della confezione la sorpresa è stata grande.
Dopo il regalo a mia madre, ho voluto pensare anche a mio padre. Una decina di anni fa è mancato, dopo aver sofferto della malattia di Alzheimer per 22 anni, gli ultimi dodici dei quali praticamente in stato vegetativo. Da subito avevo deciso che non avrei tratto alcun guadagno dalla pubblicazione di questo libro, per cui ho cercato un’associazione che si occupasse di questa devastante patologia, magari dando supporto ai familiari che sono spesso lasciati da soli a gestire il paziente. Ed ecco l’AMAd, che faceva proprio a caso mio.
Per quanto riguarda il contenuto del libro, personaggi reali, incontrati durante quasi quarant’anni di professione, hanno ispirato i miei racconti prendendo spunto da vicende realmente accadute. La mia fantasia ha fatto il resto, aggiungendo una certa dose di ironia a situazioni che di per sé potrebbero sembrare anche banali. Come spesso succede, però, la realtà supera la fantasia: gatti che si nascondono nei posti più impensabili, cani dispettosi, fattorie popolate da animali e personaggi improbabili che sembrano usciti dai film di Fellini o di Stanlio e Ollio sono diventati i protagonisti e nello stesso tempo vittime della mia tastiera. Vorrei però che questi racconti non si limitassero a far sorridere. Mi piacerebbe che potessero anche suggerire uno spunto di riflessione per un mondo che cambia e tende ad essere dimenticato, ma che comunque lascia una indelebile traccia di sottile romanticismo rurale, significativo quanto nostalgico.”
Il libro può essere acquistato, per il momento, presso le edicole dell’ex ospedale di Thiene, dell’ospedale di Santorso e presso la nostra associazione.
Last Updated: 13 Agosto 2019 by amad
…e le stalle stanno a guardare
Flavio Carraro ci spiega l’origine del suo libro e perchè ha pensato ad AMAd quando l’ha pubblicato
“In un’epoca in cui scrivono libri cani e porci, perché non scriverne uno sui cani e sui porci? Ecco, l’idea è nata da qui. E il finale è una bella storia, che mi piace raccontare.
Certo, ce n’è voluto di tempo per concretizzarla, anche perché io per primo non ci credevo. “Ma chi vuoi che legga un libro di racconti miei?” era quello che continuavo a ripetere alle due persone che mi stimolavano a dare alle stampe la raccolta dei racconti che qualche anno fa venivano periodicamente pubblicati sul Giornale di Vicenza. Uno era Antonio di Lorenzo, all’epoca Capo Redattore del Giornale di Vicenza, appunto, l’altra era mia madre, accanita lettrice di libri. La rubrica ha poi cessato di esistere, ma non l’idea del libro, che periodicamente mi veniva sollecitata da entrambi.
Mi sono quindi messo all’opera, ho recuperato i vecchi racconti, li ho sistemati, ne ho scritto molti altri fino ad averne trenta, quello che mi poteva sembrare un numero adeguato. Alla festa per il 92esimo compleanno di mia madre, la sorpresa. Sulla torta ho fatto stampare su cialda la copertina del libro e, all’apertura della confezione la sorpresa è stata grande.
Dopo il regalo a mia madre, ho voluto pensare anche a mio padre. Una decina di anni fa è mancato, dopo aver sofferto della malattia di Alzheimer per 22 anni, gli ultimi dodici dei quali praticamente in stato vegetativo. Da subito avevo deciso che non avrei tratto alcun guadagno dalla pubblicazione di questo libro, per cui ho cercato un’associazione che si occupasse di questa devastante patologia, magari dando supporto ai familiari che sono spesso lasciati da soli a gestire il paziente. Ed ecco l’AMAd, che faceva proprio a caso mio.
Per quanto riguarda il contenuto del libro, personaggi reali, incontrati durante quasi quarant’anni di professione, hanno ispirato i miei racconti prendendo spunto da vicende realmente accadute. La mia fantasia ha fatto il resto, aggiungendo una certa dose di ironia a situazioni che di per sé potrebbero sembrare anche banali. Come spesso succede, però, la realtà supera la fantasia: gatti che si nascondono nei posti più impensabili, cani dispettosi, fattorie popolate da animali e personaggi improbabili che sembrano usciti dai film di Fellini o di Stanlio e Ollio sono diventati i protagonisti e nello stesso tempo vittime della mia tastiera. Vorrei però che questi racconti non si limitassero a far sorridere. Mi piacerebbe che potessero anche suggerire uno spunto di riflessione per un mondo che cambia e tende ad essere dimenticato, ma che comunque lascia una indelebile traccia di sottile romanticismo rurale, significativo quanto nostalgico.”
Il libro può essere acquistato, per il momento, presso le edicole dell’ex ospedale di Thiene, dell’ospedale di Santorso e presso la nostra associazione.
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